Milano Design Week 2024
VULCI. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi
Con suggestioni e opere di Giuseppe Penone20 marzo - 4 agosto 2024
Le sezioni del percorso
Simulacri di immortalità
In una città in cui nella fase più antica è prevalente il rito della cremazione che distrugge il corpo, si
afferma una straordinaria modalità di ricomporre la fisicità distrutta del defunto attraverso cinerari che lo
evocano, preludendo ai successivi canopi di area chiusina; o anche attraverso la confezione con
materiali diversi - legno, bronzo e altro - di figure umane stilizzate, veri e propri idoli o simulacri con
riferimento all'alta classe sociale di cui sono espressione.
Artigiani immigrati, artigiani locali
Le grandi potenzialità produttive della città, unite alle sue vaste relazioni mediterranee, generano una
straordinaria serie di intrecci. Dal Mediterraneo arrivano merci, ma anche artigiani che cambiano il modo
di produrre della città, ma con la persistenza di presupposti identitari. Gli artigiani che arrivano da fuori
innovano con le loro tecniche più avanzate il modo di produrre del posto, ma nello stesso tempo si
mettono al servizio delle esigenze locali nelle scelte iconografiche e ideologiche.
Il paesaggio liminare
Grande attenzione viene dedicata dalla produzione artigianale della città al momento della morte, intesa
come passaggio verso l'aldilà. Ad esso è destinata una consistente produzione di sculture in pietra per le
quali si utilizza un tufo locale, il nenfro, molto compatto, per realizzare animali reali o fantastici con
iconografie desunte dall'oriente (felini, sfingi), ma utilizzate per evocare una landa piena di pericoli e
popolata da belve, che il defunto doveva superare per raggiungere quell'aldilà sereno nel quale poteva
ricongiungersi ai propri cari morti prima di lui.
Da Atene a Vulci: immagini in viaggio
Un ruolo speciale ebbero le relazioni tra Vulci e Atene, per la quantità e la straordinaria qualità delle
ceramiche attiche importate e per il profondo intreccio tra le immagini veicolate da queste ceramiche
da un lato, le ideologie e i presupposti culturali della città dall'altro. Si è ormai consolidata l'ipotesi di
relazioni che vanno al di là del semplice meccanismo di scambio commerciale coinvolgendo artigiani e
botteghe nelle scelte produttive e nella elaborazione di immagini e racconti.
Bronzi per guerra, bronzi per la pace
L'ambito produttivo più importante e quasi identitario della città di Vulci era quello della lavorazione del
bronzo. Gli esperti bronzisti della città producevano sia armi (elmi, spade, corazze, schinieri) sia oggetti e
utensili per la cerimonialità cittadina e per la vita quotidiana (vasellame per il banchetto, elementi di
arredo come tripodi e candelabri), oltre che oggetti di ornamento legati al mondo femminile come anelli,
orecchini, specchi, altri strumenti da toeletta.
Devozioni di argilla
La perizia artigianale delle officine vulcenti si riverbera anche in una straordinaria produzione di
terrecotte legate al sacro, sia per l'arredo di edifici di culto le cui pareti lignee erano ricoperte da
raffinate terrecotte architettoniche, sia per le pratiche devozionali. La mostra è occasione per esporre
l'importante lastra architettonica del frontone di un tempio con Dioniso e Arianna, ricostruita e inserita
per la prima volta esattamente nel punto in cui era sistemata in antico.
Location - Orari:
INFORMAZIONI
Vulci. Produrre per gli uomini. Produrre per gli dèi
20 marzo - 4 agosto 2024
Fondazione Luigi Rovati
Museo d'arte - Corso Venezia 52, Milano
www.fondazioneluigirovati.org
ORARI
Aperto da mercoledì a domenica, ore 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
Chiuso lunedì e martedì
APERTURE STRAORDINARIE
Il Museo d'arte apre eccezionalmente nei seguenti giorni festivi: 31 marzo (Pasqua), 1° aprile
(Pasquetta), 25 aprile, 1° maggio, ore 10.00-18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
INGRESSI
16 € Intero
12 € Ridotto
8 € Teen (da 11 a 18 anni)
30 € Famiglia (composta da due adulti e due ragazzi in età da 11 a 18 anni)
Ingresso gratuito: bambini fino a 10 anni, persone con disabilità con un accompagnatore
Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese
CONTATTI STAMPA
Benedetta Marchesi
press@fondazioneluigirovati.org
T. 349 9796430
Claudia Ratti | Clarart
claudiaratti@clarart.com
T. 335 6855705