Milano Design Week 2024
IN PRATICA 9
IL FALÒ DEI GONFIABILI
PIETRO MORETTI
La Collezione
Giuseppe Iannaccone inaugura Il falò dei gonfiabili, il nono appuntamento
del progetto IN PRATICA che vede protagonista il giovane artista Pietro
Moretti (Roma, 1996) in una mostra a cura di Giuseppe Iannaccone e
Daniele Fenaroli.
Dopo le presentazioni di Davide Monaldi, Luca De Leva, Andrea Romano,
Beatrice Marchi, un collettivo di dieci giovani artisti albanesi in
collaborazione con ART HOUSE di Adrian, Melisa e Zef Paci, Cleo Fariselli,
Chiara Di Luca insieme ad Aronne Pleuteri, il progetto IN PRATICA torna a
offrire lo spazio dello Studio Legale Iannaccone e Associati a un giovane
artista emergente, attraverso un processo simile alla “pratica” che svolgono
gli avvocati alle prime armi, dandogli la possibilità di confrontarsi con le
opere degli artisti già consacrati nel panorama internazionale presenti in
Collezione.
Pietro Moretti sceglie di accostare il suo lavoro alle opere della Collezione
anni Trenta, svelando nella propria poetica un’inedita vicinanza ad artisti di
generazioni molto distanti dalla sua.
I suoi dipinti a olio e i suoi acquerelli, a cavallo tra quotidiano e fantastico,
traggono spunto dall’immaginario delle fiabe per riflettere sull’ambivalenza
delle emozioni nelle relazioni intime e sulla complessità del desiderio e
dell’identità, in particolare nella mascolinità contemporanea. Attraverso un
dialogo tra il figurativo e il non figurativo, il suo lavoro enfatizza le
incoerenze e l’incompiutezza goffa della rappresentazione pittorica per
interrogarsi sull’inattendibilità delle narrazioni e la porosità tra le realtà
psicologiche e quelle fisiche.
Il nucleo di nuove opere che espone in questa occasione nasce da una
riflessione sulle dinamiche di gruppo maschili adolescenziali, esplorando
temi come la complicità, l’amicizia, il desiderio d’appartenenza, l’ambiguità
sessuale, l’inadeguatezza, l’alienazione e la ferocia data
dall’inconsapevolezza dell’altro.
Il corpo adolescenziale viene mostrato come un organismo che sfugge alla
possibilità di controllo, in continua metamorfosi improvvisa e scoordinata,
in bilico tra il bambino e l’adulto, tra umano e animale. Nei lavori di
Moretti, il mondo animale e il mondo vegetale fanno infatti spesso da
contraltare a quello umano, facendosi specchio delle relazioni e dei
comportamenti degli esseri umani, talvolta sottolineando un’alterità che
rimarrà sempre in parte sconosciuta.
Opera centrale del corpus è Il falò dei gonfiabili (2023), che dà anche il titolo
a tutta la mostra, da cui emerge una narrazione che si sviluppa poi negli altri
lavori. In una spiaggia di notte un gruppo di ragazzi annoiati e smarriti trova
un carrello di un venditore ambulante nascosto dietro una cabina. Se il primo
istinto è quello di rubare i gonfiabili che contiene, il leader del gruppo li
spinge a bruciarli in un falò. Nel panorama si distingue una città immersa nel
sonno, con un edificio abbandonato che ospita una colonia felina. I giocattoli
di plastica sembrano ora solo vuote promesse di un passato di apparente
ricchezza, mentre la ritualistica violenza di gruppo perde il suo significato,
risultando puramente performativa.
Pietro Moretti (1996, Roma)
Pietro Moretti nasce e cresce a Roma, dove vive e lavora attualmente.
Nel 2020 ottiene un Bachelor in Arte presso la Slade School of Art, UCL,
Londra.
Tra le sue mostre personali, Il falò dei gonfiabili, Collezione Giuseppe
Iannaccone, Milano, Italia (2023), Le storture del cactus, Galleria Doris
Ghetta, Milano, Italia (2023), La carrozza porosa e altri inizi, SARP, Palazzo
Previtera, Linguaglossa, Italia (2022), Il rossore dell’asino, Doris Ghetta,
Garasc, Ortisei, Italia (2022), e una partecipazione nella sezione Solo show di
Roma Arte in Nuvola, Unosunove, Roma (2022).
Ha partecipato a numerose collettive, quali Sensing Painting, Castello di
Rivoli, Italia, Pittura italiana oggi, Triennale, Milano, Italia, Shipping Address,
Palazzo Monti, Brescia, Italia nel 2023; Figure Out, Unosunove, Roma, Italia, I
Am a Broken Mirror, Studio 11, Palazzo Orsini, Bomarzo, Italia, Il tempo
scortese, Vacunalia , Vacone Italia nel 2022; Post fata resurgo, Spazio
Amanita, Florence, Italia, Slade Summer Shows, The Slade School of Fine Art,
Londra, No Vacancy, Monti 8 Gallery, Latina, Italia, Waterways, Sapling
Gallery, Londra nel 2021; The Eternity Exhibition, My Beautiful City, The
Painting Rooms, Londra e la mostra online Slade Degree Showcase nel 2020;
Spaceship Dungeon Zoo, Hackney Central Space, Londra nel 2019; On the
Verge, 12 Star Gallery, Londra nel 2017.
Tra i Premi e le Residenze a cui ha partecipato: Palazzo Monti (2023), Sicily
Artists Residency Programm (2020), Robert Ross Price (2020).
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private come quella del
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli, Italia e la Collezione
Giuseppe Iannaccone, Milano, Italia.
***
La Collezione Giuseppe Iannaccone ha una genesi e una crescita peculiare, il
corpus di opere riunite a partire dalla fine degli anni Ottanta è modellato
fortemente sullo spirito del collezionista che ha cercato nei dipinti, nelle
sculture nei disegni, nella fotografia e nel video dei sentimenti di umanità
forti, quasi gridati, veri. Così la ricerca lo ha portato a scoprire l’arte tra le
due guerre di Corrente, della Scuola Romana e dei Sei di Torino, e di tutta
una serie di pittori fortemente influenzati da sensazioni, emozioni e
sentimenti che trasformavano in arte. In queste opere il colore parla, si
esprime e i soggetti si specchiano nella realtà quotidiana. Con la stessa
attitudine l’avvocato Giuseppe Iannaccone si è approcciato all’arte
contemporanea, arricchendo così la sua collezione di opere degli artisti
internazionali più promettenti, da Micheal Borremans a Nicole Eisenman, da
Shirin Neshat a Lisa Yuskavage, da Nan Goldin a Lynette-Yadom Boakye, da
Toyin Ojih Odutola a Kehinde Wiley, estendendo la sua ricerca,
perfettamente in linea con la contemporaneità, anche alla video-arte
acquisendo opere di Nathalie Djurberg, Bill Viola e Regina Jose Galindo.
Location - Orari:
Orari di visita:
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 17.00
solo su prenotazione
all’indirizzo:
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COLLEZIONE GIUSEPPE IANNACCONE
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